Gli Etruschi sono “Italiani” doc. Non provengono dalla Lidia (nell’odierna Tuchia).
E’ quanto sostiene un importantissimo studio pubblicato su Plos One (rivista internazionale gestita da una organizzazione no-profit di scienziati), coordinato da Guido Barbujani, docente di genetica dell’Università di Ferrara e da David Caramelli, docente di antropologia dell’Università di Firenze e realizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche.
I ricercatori hanno confermato l’ipotesi autoctona analizzando il dna degli abitanti di Volterra e del Casentino, dove si rinvengono ancora cromosomi identici a quelli dei Rasenna di 2.500 anni fa, confrontandoli con quelli di numerosi reperti ossei. Dalle analisi è emerso, inconfutabilmente, che in una minoranza di toscani è ancora viva l’eredità biologica dei famosi antenati. I ricercatori hanno anche effettuato confronti con dna provenienti dall’Asia, dimostrando che fra Anatolia e Italia ci sono state migrazioni, ma risalenti ad epoche diverse e senza alcun rapporto con la comparsa della Civiltà etrusca ventotto secoli fa.
Grazie dunque alla paleogenetica, che applica tecnologie di sequenziamento di nuova generazione per recuperare informazioni da molecole di dna antiche di 2 mila anni, viene definitivamente smentita la diffusa teoria dell’origine orientale degli Etruschi.
Onore a Dionigi d’Alicarnasso che lo sosteneva già nel I secolo avanti l’Era volgare.