Un’analisi sinottica volta a svelare definitivamente la vera entità dei Siculi, popolo indoeuropeo avvolto nell’ombra. Ciò nonostante, l’autore, Alessandro Daudeferd Bonfanti, considera questa ricerca tuttora un lavoro in fieri. L’uso complanare di molteplici discipline scientifiche, archeologia, antropologia, filologia, glottologia, etc., tutte combinate tra loro, perfezionati essi nel corso di decenni di esperienza sul campo, ha permesso di ricostruire un lontanissimo passato sepolto negli abissi del tempo e nella perenne attesa di essere riportato alla luce.
Chi erano i Siculi? Da dove provenivano? Chi o cosa li spinse fino in Sicilia? Fisionomia, lingua, spiritualità e cultura, tutti questi aspetti studiati e classificati all’interno di un sistema comparativo che rende omaggio ai grandi pionieri dell’indoeuropeistica (da Walde, Penka, fino a Dumézil, Benveniste, Devoto e Villar).
Un viaggio nel tempo che si snoda per due preziosi volumi e attraversa tutta l’Europa fino alla remota Asia, incontrando miriadi di popoli e culture.
A seguire, il loro stanziamento in Calabria, dove diedero vita alla prima Italia, terra che ebbe nome dal loro re Italo.
E infine la loro migrazione dalla Calabria alla Sicilia.
Il tomo II include anche, in appendice, la prima sistematica decifrazione e traduzione secondo il più efficiente metodo comparativo dell’iscrizione sicula più lunga e nota graffita su un vaso della tipologia askòs rinvenuto nel territorio di Centuripe e conservato nel Museo di Karlsruhe, in Germania.
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