La prima volta a Roma delle religioni etniche d’Europa, grazie al M.T.R.

IMG_3259Delegazioni da quindici paesi europei e anche una rappresentanza dagli Usa per una kermesse di quattro giorni culminata in un intenso e luminoso momento rituale comune sul sacro colle del Palatino il giorno del 2771esimo Natale di Roma.

Si è così concluso a Roma con grande successo, grazie all’apporto di prestigiosi contributi dottrinali e scientifici e di una impeccabile organizzazione, il sedicesimo congresso dell’ECER – European Congress of Ethnic Religions, organizzato dal Movimento Tradizionale Romano sul tema “I riti pagani e le loro fonti” (19 – 22 aprile 2018).

L’ECER, organizzazione che riunisce le principali associazioni rappresentative delle religioni etniche europee, aveva infatti chiesto al Movimento Tradizionale Romano di tenere nella capitale italiana il prestigioso evento: il M.T.R. ha accettato e deciso di celebrare le assise in occasione del Natale di Roma.

Accompagnato dal clima splendido dei primi tepori primaverili, segno del favori del Cielo, il congresso si è snodato per i primi due giorni, 19 e 20 aprile, nella prestigiosa cornice di palazzo Ferrajoli a piazza Colonna, nel cuore della Città Eterna, che il M.T.R. ha locato per l’occasione (qui il programma dell’evento).

Aperte dall’Inno a Roma di Puccini, le assise sono state inaugurate dal presidente del Movimento Tradizionale Romano Daniele Liotta che, dopo il benvenuto ai numerosi ospiti, ha rimarcato la grande importanza di un tale evento per Roma e per l’Italia, dove è ben raro poter assistere ad un appuntamento internazionale, spirituale e dottrinale, sulle religioni cosiddette “pagane” oggi praticate in Europa.

A seguire il  vicepresidente del Movimento, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi ha tracciato un quadro storico del palazzo ospitante, rammentando la valenza simbolica di celebrare le assise davanti alla colonna di Marco Aurelio, l’imperatore romano filosofo che diede diretta testimonianza, nelle sue Memorie, del suo rapporto diretto con gli Dei.

IMG_3185Seguiti i saluti del presidente dell’Ecer Andras Corban-Arthen, si è entrati nel vivo del congresso, la cui conduzione era affidata al giornalista e dirigente del M.T.R. il dottor Paolo Casolari.

Ogni “Nazione” ha presentato sia le proprie attività, sia una specifica ricerca dottrinale, storica ed antropologica, sulle fonti del proprio rito. Si sono così alternate, nei due primi giorni di congresso, le “letture” di tutti i principali sodalizi rappresentativi delle religioni etniche europee.

Hanno relazionato Agnija Saprovska, Ramants Janson e Daris Jansons, Foundation Maras Loks (Lettonia), Goedele Janssens, Joris De Vriendt e Michel Hubert, Traditie (Belgio), Nina Bukala, Traditie (Olanda), Sandra Keuper, Asatru (Germania), Zdenek Ordelt, Nami Lada e Marianna Gorronova, Slavonic Circle (Repubblica Ceca), Øyvind Siljeholm, Ravn Villtokt e Skade Villtokt, Forn Sed (Norvegia), Christoffer Skauge Eid, Sjamanistisk Forbund (Norvegia),  Jean Lionel Manquat e Jean Marc Duvette, Druidic Group of Gaul (Francia), Vlassis Rassias e Konstantine Malliaros, Supreme Council of Ethnikoi Hellenes – YSEE (Grecia), Halyna Lozko (Zoreslava), Jaroslav Balanovskyi and Yurii Tsvirkun (Jarosvit), The Association of the Believers of the Ukrainian Native Faith (Ucraina), Inija Trinkuniene, Irena Balkune, Romuva (Lituania), Prudence Capelle Romuva (Stati Uniti d’America), Miroslav Kiselev e Svetozara Pronina, The Union of Slavic Communities of the Slavic Native Belief (Russia), Andras Corban-Arthen, The EarthSpirit Community (Spagna e Stati Uniti d’America), Federico Fregni ed Eleonora Stella, Societas Hesperiana (Italia), oltre naturalmente al Movimento Tradizionale Romano.

A questi si aggiungano le presenze di  Mikael Victor Mikulenas (Danimarca), Thomas Dana Lloyd (Italia, Politica Romana) ed Edoardo Paulin (Italia), oltre a tutti gli altri rappreentanti delle delegazioni straniere che hanno accompagnato i relatori.

IMG_3177In particolare la relazione del Movimento Tradizionale Romano, “Le fonti del Rito privato romano”  resa dal presidente Liotta, ha toccato tutte la caratteristiche e le fonti (letterarie, storiche e archeologiche) del rito privato romano praticato oggi, pregnante di forza perfezionante ed espressione della religiosità (Pietas) che esige rispetto assoluto del rituale, esatta recitazione della preghiera, esecuzione impeccabile dei gesti.

Di grande interesse poi sono stati gli approfondimenti sulla tradizione, romana e italica, svolti da esperti.

L’archeologa, sodale del M.T.R., Sandra Mazza ha approfondito su “Il Rito romano di fondazione”, sviluppando tutte le fasi della fondazione dell’Urbe nell’opera degli storici e dei letterati latini e greci. Il filosofo della Tradizione, l’avvocato Giandomenico Casalino ha invece relazionato su “Roma e la potenza magica del rito” e teorizzato come la Romanità appartenga alla Tradizione iniziatica regale e sia, quindi, di natura guerriera e variante eroica della Tradizione Unica Primordiale. Per questi motivi, secondo Casalino, la religione romana non ha necessità spirituale di mediazione mitica, simbolica, misterica o teurgica, a differenza di quasi tutte le altre tradizioni religiose. Infine il dottor Valdis Steins (già membro del parlamento lettone e storico del conservatorismo in Europa), con Margarita Steina, ha tracciato un quadro de “I riti, i templi e la preistoria”, svolgendo un inusuale approfondimento antropologico sulle migrazioni, sui rapporti e sulle affinità esistenti tra gli antichi lettoni e le popolazioni dell’Italia preromana, etruschi in particolare.

31351284_973562332808129_4165986245530353664_nLa prima giornata si è conclusa con una cena conviviale comune, mentre la seconda giornata, a fine lavori a palazzo Ferrajoli, ha visto il M.T.R. accompagnare i delegati in visita guidata al Pantheon, l’unico tempio romano ancora intatto nelle sue forme sostanzialmente originarie.IMG_3240

La terza giornata congressuale, sabato 21 aprile, è stata il cuore dell’evento romano dell’ECER.

Di prima mattina infatti, gran parte dei congressiti si sono dati appuntamento a Via di S. Gregorio per una visita al Palatino e ai Fori imperiali. Non si è trattato, tuttavia, di una mera passeggiata archeologica, ma di un vero itinerario spirituale sul Colle Sacro della nostra Tradizione.

Accompagnati dalle archeologhe Marina Simeone e Sandra Mazza i convenuti hanno potuto immergersi completamente nel clima e contemporaneamente abbeverarsi alle fonti più sacre della nostra Tradizione. Le illustrazioni approfondite e la visione diretta delle evidenze architettoniche ancora imponenti, come le capanne di Romolo, il tempio di Apollo, la casa di Augusto, i palazzi di Domiziano, hanno fatto da cornice all’affresco. In particolare lo stupore ha colto tutti nell’apprendere che il natale cristiano è nato sotto i loro piedi, nel quarto secolo, nella chiesa di S. Anastasia, sul tronco espropriato della festa del Sole Invitto e sulle radici obliate del Lupercale – la nostra unica, vera, Grotta della Natività.

A metà giornata poi, sotto le fronde di magnifico alloro, si è svolto il rito comune. Aperto dal presidente MTR Daniele Liotta, l’intensa e durevole cerimonia ha visto la partecipazione attiva, con offerte, inni, canti, preghiere e musiche, di tutti i gruppi rappresentativi delle religioni etniche europee. Si è trattato di un lungo momento solenne e magico che ha visto come un’unica catena in spirito possa porsi in connessione con il Cielo, ognuno attraverso la propria Porta, ricevendo il potente viatico della contemporaneità del giorno sacro del Natale di Roma.

8c43f970-bc49-4426-8846-b493b19f7bc8La giornata si è poi sviluppata ai Fori, con offerte floreali al tempio di Vesta da parte delle delegate e al tempio del divo Cesare. Nel pomeriggio ha concluso la giornata la visita al Colosseo.

Il quarto giorno di congresso, domenica 22 aprile, si è svolto presso la sede romana del Movimento Tradizionale Romano ed ha visto un approfondito scambio di vedute e di contributi scritti sull’organizzazione e sulle prospettive di crescita dell’ECER, che sta vedendo sempre nuovi adesioni. L’evento si è concluso nel primo pomeriggio con la proposta del presidente M.T.R. Liotta di individuare una preghiera comune al Sole/Apollo da recitare tutti in contemporanea, in orario prestabilito, in occasione del Solstizio d’Estate, celebrazione questa comune a tutti i sodalizi religiosi presenti. Il presidente ECER Andas Corban ha tratto un bilancio delle attività e proposto le linee guida per le future iniziative, raccogliendo le indicazioni, fattive e costuttive, dell’assemblea dei delegati.

Non sono mancati al congedo gli unanimi riconoscimenti, da parte della presidenza ECER e da parte dei gruppi stranieri, al M.T.R per l’impeccabile organizzazione del congresso, circostanza questa che lascerà iscritta nella pietra, anche in lingua inglese, la credibilità conquistata dal nostro Movimento.IMG_3308

Un particolare riconoscimento per il gravoso e volontario impegno, profuso senza sosta in quattro lunghi giorni di congresso, va a Italo Linzalone, Pietro Rosetti, Ermes Paparoni, Marco Felli, Fulvio Noja, Gregorio Lo Coco, Stefano Guidi e Georgios Michaloudis del M.T.R., cui si aggiungono qui il nostro frater Mario Basile, che ha sempre collaborato alla buona riuscita dell’evento dall’Olanda, e l’instancabile coordinatrice della segreteria organizzativa, Giulia.

La Redazione

 

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