Il Consiglio Supremo degli Elleni Etnici – Ysee (Ypato Symboulio Ellinon Ethnikon), l’organizzazione religiosa che opera per ripristinare l’antica religione politeista greca, ha ricevuto in aprile, per le sue attività di culto, lo status giuridico dal Governo di Atene. Ciò è accaduto anni di lotte ed un primo diniego nel 2015. La pronuncia è del Ministero dell’istruzione e delle questioni religiose e ha certificato la religione ellenica come “Religione nota, secondo il Paragrafo 17” – unica forma di riconoscimento religioso in Grecia. Il “Paragrafo” permette di dotarsi di un tempio e di esercitare pubblicamente i riti. Sino ad ora i pagani greci non avevano la libertà religiosa di praticare ufficialmente in pubblico, né la possibilità di possedere luoghi di culto, né il consenso a celebrare matrimoni con i loro sacerdoti. Il riconoscimento della religione ellenica come “Religione nota” è solo un primo significativo passo: l’organizzazione Ysee è, infatti, ancora solo un’associazione senza fini di lucro ed è in attesa di essere accettata, giuridicamente e statutariamente, come vero organismo religioso. Ricorrerà alla Corte europea di Strasburgo se la situazione non si sbloccherà.
Finora sei religioni, oltre quella ortodossa greca, erano state legittimate come “Religioni note” in Grecia. La Grecia, dunque, si aggiunge a Lituania, Danimarca e Islanda, paesi dove già esistono riconoscimenti giuridici per chi pratica culti etnici originari (pagani, politeisti, nativi o indigeni che dir si voglia).
Riportiamo a seguire l’intervista di Cara Schulz, dal blog The Wild Hunt (http://wildhunt.org), a Vlassis Rassias, Segretario generale del Consiglio degli Elleni.
Questo è il primo passo verso un riconoscimento generale dell’ellenismo, qual è il successivo?
“Quello ricevuto dal Ministero dell’istruzione e degli affari religiosi è stato il riconoscimento ufficiale di religione in quanto tale. Ora possiamo esercitare pubblicamente il rito etnico ellenico, che è diventato “religione conosciuta” secondo l’articolo 3 della Costituzione greca. Il passo successivo sarà il riconoscimento anche del Consiglio Supremo degli Elleni Etnici/Ysee come “Società statutaria di carattere religioso”, in coerenza con la recente legge 4301/2014. Si tratta di un riconoscimento sempre respinto dai tribunali greci che si oppongono al nostro nome, in particolare al termine “etnico”, nonostante l’Autorità di governo abbia già accettato il titolo di “Religione Etnica Ellenica”. Siamo in una situazione piuttosto strana, esattamente quella che i nostri antenati chiamavano τραγέλαφος (grottesca, ndr)”.
Che cosa si ottiene con il provvedimento che riconosce la religione?
“Si ottiene la protezione di legge, come accade alle altre sei religioni non cristiane già classificate come “conosciute”. Abbiamo ora il permesso di dotarci di un luogo di culto ad Atene, possiamo registrare i nostri figli all’anagrafe come appartenenti alla Religione Etnica Ellenica e infine siamo legittimati a celebrare rituali di nozze etniche, con valore giuridico pieno. L’Ysee rimane, però, un’associazione senza scopo di lucro: il riconoscimento legale di organismo religioso ci è ancora negato”.
Come è avvenuto il pronunciamento del Governo?
“Abbiamo ricevuto la pronuncia del Ministero greco in risposta ad una nostra domanda formale di riconoscimento corredata dai documenti ufficiali che hanno dimostrato l’opportunità del nostro luogo di culto, la sua legittimità, le sicurezze antincendio, i servizi sanitari e altre prescrizioni. La pronuncia del Ministero è stata poi notificata alle altre Autorità competenti, quali il Ministero dell’interno, l’Ufficio del registro, ecc”.
Cosa ha fatto Ysee per meritarsi questo risultato?
Questo risultato, ma anche tutti quelli futuri, sono l’esito di una lotta ininterrotta, strategica, collettiva e devota svolta nel corso del tempo dalla nostra Organizzazione, che così a giugno 2017 festeggerà degnamente i suoi 20 anni di attività”.
Il Movimento Tradizionale Romano porge all’amico Vlassis e ai fratelli dell’Ypato Symboulio Ellinon Ethnikon i più sinceri complimenti per il riconoscimento di status conseguito ed i migliori auguri per prossimo ventennale del sodalizio.
La Redazione