Finalmente accessibile la tomba di Enea: aperta l’area archeologica di Lavinium

16-092325-21-35Cinquant’anni dopo la sua scoperta, finalmente è stata aperta al pubblico l’area archeologica dell’antica Lavinium, con l’Heroon di Enea ed il complesso dei XIII Altari.

Un’importante azione di tutela e valorizzazione giunge così a compimento in un’area oggetto di estese e pluriennali campagne di scavo e di interventi di restauro da parte della Sapienza-Università di Roma e del Mibact.

Il parco archeologico si trova nei pressi del borgo di Pratica di mare, all’interno della tenuta agricola di proprietà dei principi Borghese, un’oasi naturalistica di suggestiva bellezza.

L’inaugurazione si è tenuta il 15 dicembre scorso; da gennaio 2017 poi diventa possibile per il pubblico visitare regolarmente il parco un volta al mese (poi si vedrà se intensificare); si inizia sabato 7 gennaio.

Il nuovo percorso di visita, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Pomezia e della Sovrintendenza dell’Area metropolitana, è stato possibile anche grazie al contributo della società Johnson&Johnson, erogato con la formula dell’art bonus.

L’evento inaugurale ha visto la stipula di un protocollo d’intesa tra Soprintendenza e Comune che prevede l’inserimento del museo Lavinium e dei suoi percorsi didattici nella “rete” di conoscenza del territorio ed affida al Comune l’attività di visite di accompagnamento e guida, culturali e di eventi – tutto con la supervisione del museo. I siti aperti definitivamente sono il  Santuario delle XIII Are, l’Heroon di Enea, l’edificio arcaico e le contigue fornaci. A siglare il protocollo anche la famiglia Borghese.

I celebri XIII Altari, eretti nell’ampia vallata in prossimità della grande laguna lavinate tra il VI e l’IV secolo a.C., si mostrano al visitatore in tutta la loro monumentalità che, in tempi lontani, doveva essere ancor più sottolineata dal colore rosso con cui erano dipinti. La luce solare colpiva gli altari, orientati nella direzione est-ovest, in maniera particolarmente suggestiva all’alba e al tramonto, creando forti zone d’ombra e rafforzando il colore acceso, tanto da accrescere l’intensa sacralità al complesso.

L’ultima campagna di scavo ha messo in luce un quattordicesimo altare, già restaurato e reso visitabile, ed ha previsto un nuovo allestimento didattico dell’Antiquarium, arricchito dall’opera fotografica “Il Mare di Enea” di Nico Marziali.

dscn1457L’Heroon di Enea, un tumulo di circa 18 metri di diametro risalente al VII sec.a.C., è identificato come la sepoltura di Enea, eroe troiano immortalato da Virgilio quale capostipite della Romanità, oltre che fondatore della città di Lavinium.

Il tumulo conteneva armi sicuramente appartenute ad un principe ed alti oggetti sepolcrali di alto lignaggio.

L’obiettivo della Soprintendenza è stato dunque quello di realizzare un’area archeologica che, nel rispetto dell’ambiente naturale, facilitasse la riconoscibilità e la leggibilità degli antichi resti e del mito. Non dimentichiamo che proprio nella stessa area, a ridosso fiume Numico, le ricerche e gli studi topografici dell’Università di Roma, condotti dal prof. Jaia, hanno restituito un tempio, dedicato a Sol Indiges. Enea stesso, divinificato, fu venerato quale Sol Indiges nel luogo della sua assunzione in cielo (avvenuta appunto presso il Numico), con ciò significando la sua radice chiaramente solare.

Info: 06 67233000, 340 4543934

http://www.comune.pomezia.rm.it/museo

Via del Mare 56,  Pratica di Mare – Pomezia (Roma)