IDI DI MARZO

 

La corona d'alloro del MTR per Giulio Cesare
La corona d’alloro del MTR per Giulio Cesare

Le idi di marzo del 44 a.e.v. il Divo Caio Giulio Cesare venne assassinato. La sua morte fu una tale catastrofe che scosse il mondo. Virgilio ci descrive così l’eclissi che ne seguì: Ille (il sole) etiam exstincto miseratus Caesare Romam, cum caput obscura nitidum ferrugine texit impiaque aeternam timuerunt saecula noctem (il sole volle commiserare Roma per la perdita di Cesare ricoprendo di una oscura caligine il proprio volto splendente e le genti del tempo temettero la notte eterna e, per aver fomentato guerre civili, voluto o consentito l’assassinio di Cesare, si macchiarono di empietà). Cesare cadde pugnalato sotto la statua di Pompeo che si trovava nell’omonima curia (senato), si dice dove oggi è un pino secolare in largo Argentina. Il dictator perpetuo, che il 20 del mese a lui dedicato, luglio, festeggia l’apoteosi (e la cometa solcò il cielo di Roma), ci ha lasciato un’eredità immensa, in tutti i campi. Noi vogliamo ricordare quella più evidente e meno celebrata: la divisione del tempo. Con il suo calendario, solare e non più lunare, di 365 giorni, che già prevedeva gli anni bisestili, informò di sé tutto il mondo conosciuto e pose radici secolari; nonostante il ritocchino (l’eliminazione di 11 giorni nel 1582) di papa Gregorio XIII, porta il nome di “Giuliano” e scandisce ancora la nostra vita dopo duemila anni.

L'omaggio notturno del MTR
L’omaggio notturno del MTR

Apoteosi di Cesare

Ricordati: Cesare è sacerdote di Vesta; è Essa che le mani empie colpiscono con le armi, ma sottrae l’eroe, lasciando il posto al suo simulacro. Quella che cade è solo l’ombra di Cesare. Egli ora vede in Cielo gli Atrii di Giove.