La comunità del Movimento Tradizionale Romano – M.T.R. ha festeggiato il Solstizio d’Inverno tra venerdì 21 e sabato 22 dicembre 2012.
Il rito di passaggio è stato celebrato in un delizioso poggio dell’Appennino umbro, a Terni, ospiti del nostro sodale Pietro.
I Solstizi, come noto, erano simboli del confine tra il mondo dello spazio-tempo e lo stato dell’aspazialità e dell’atemporalità.
Per la prima porta solstiziale, quella estiva, si entrava nel mondo della genesi della manifestazione individuale, per l’altra invece, si accedeva agli stati sopraindividuali.
Nella tradizione romana il Custode delle porte, comprese le solstiziali, era il Giano, signore dell’eternità. Giano ha nella mano destra uno scettro e una chiave nella sinistra.
Il primo è un emblema del potere regale, la seconda di quello sacerdotale.
Insieme simboleggiano la funzione regale-sacerdotale del Dio al quale Ovidio fa dire nei Fasti: “Io solo custodisco il vostro universo e il diritto di volgerlo sui cardini è tutto in mio potere”.
Egli è dunque Colui che ruota sulla Sua terza faccia nascosta e invisibile, l’Asse del Mondo, che rinvia al simbolismo solstiziale.